Gian Marco Montesano
Nemo Propheta in Patria
A cura di Valerio Dehò
Un viaggio nella propria memoria artistica, un omaggio alla “sua” Bologna che non sempre lo ha compreso. Gian Marco Montesano, protagonista dell’arte italiana e internazionale (ha esposto due volte a New York dall’Annina Nosei nel 1991 e nel 1992), presenta una serie di lavori scelti con il curatore per rappresentare al meglio la sua personale storia artistica. Ci sono tutti i suoi temi, in primo luogo quelli dedicati alla storia, alla seconda Guerra Mondiale, alla polarizzazione tra Russia e Germania che torna sempre alla ribalta dell’attualità anche in periodi difficili come l’attuale. I soldati sono simbolo di un’Europa alle prese con le sue contraddizioni, ma anche simbolo di un onore e attaccamento alla patria che Montesano ha sempre voluto rappresentare. L’universo dell’artista nato a Torino, ma bolognese a tutti gli effetti, raccoglie anche opere a tema religioso: famosi i suoi santini, le immagini votive appartenenti alla cultura popolare, così come sono celebri i suoi santi o il “Sacro cuore di Gesù e di Maria”. Le sue opere attingono all’archivio del Novecento, dal quale l’artista ha creato una storia nella Storia mettendo insieme la cultura popolare con i grandi avvenimenti costruiti sulle ideologie del secolo scorso ormai tramontate. Un altro suo tema classico sono i fiori che fanno parte di quel repertorio di immagini romantiche e abbastanza zuccherose che riguardano i sentimenti, l’amore per la bellezza e altri luoghi comuni del genere. Sono anche espressione però di una semplicità comunicativa che parte dai sentimenti comuni per esprimersi nella totale semplicità e immediatezza. Il mondo di Gian Marco Montesano, che ha partecipato anche alla Biennale di Venezia nel 1993 e nel 2009, attraverso le immagini del passato ricostruisce una dimensione apparentemente serena e malinconica del XX secolo. È come assistere ad una vasta rappresentazione per immagini delle vicende umane ancora piene di sentimenti semplici e banali come la felicità, l’amore, l’orgoglio e un desiderio profondo di pace e bellezza. Per la prima volta l’artista ha realizzato, in modo eccezionale, alcune opere dedicate a Bologna, i portici e Santo Stefano, in una visione che non vuole essere personale e visionaria, ma che possiede sempre quel senso comune del vivere il quotidiano come limite e paragone di una quotidianità che dà senso alla vita.
- INAUGURAZIONE: Sabato 29 marzo 2025, 18.00
- INDIRIZZO: Galleria Spazia – Via dell’Inferno, 5 – Bologna
- ORARIO DI APERTURA: Dal martedì al sabato dalle 15.30 alle 19.30 | La mattina su appuntamento.
- FINISSAGE: Sabato 3 maggio 2025
Gian Marco Montesano, Histoire du Theatre, 2004, olio su tela, 170 x 140 cm
Gian Marco Montesano, Krieg und Music, 2005, olio su tela, 150 x 120 cm
Gian Marco Montesano, Das Bruke, 2009, olio su tela, 140,50 x 110 x 3 cm
Gian Marco Montesano, Portici di Via Galliera, 2025, olio su tela, 100 x 70 cm
Gian Marco Montesano, Bologna: Santo Stefano, 2025, olio su tela, 86 x 130 cm
Gian Marco Montesano, Rosa dell’Est, 2025, olio su tela, 100 x 120 cm
Gian Marco Montesano, Quel fatale raggio di luna li guida verso Sara la nera, 1990, olio su tela, 146 x 114 cm
Gain Marco Montesano, La Parisienne, 1994, carboncino su carta, 150 x 100 cm